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Si è svolto oggi in video chiamata l’incontro tra le associazioni di categoria e i competenti organi della Regione Veneto per il recepimento dell’accordo quadro nazionale per le vaccinazioni in farmacia e per definire i diversi aspetti operativi ed economici.

FarmacieUnite, che ha aderito con entusiasmo e grandi aspettative alla possibilità di effettuare i vaccini in farmacia, al termine della riunione non può non evidenziare alcuni aspetti critici.

In primo luogo, l’assessore dr.ssa Manuela Lanzarin ha stabilito che le farmacie saranno suddivise in due cluster: con potenziale minimo fino a 50 vaccini e farmacie con potenziale maggiore di 100 vaccini a settimana. Questa decisione esclude di fatto le piccole farmacie, con poco personale e in località con bassa densità abitativa e che potrebbero dedicare non più di qualche ora alla settimana per vaccinare i propri pazienti. Con questa scelta si sono avvantaggiate le farmacie di grandi dimensioni, con personale numeroso e che possono dedicare una risorsa praticamente a tempo pieno per effettuare i vaccini.

La seconda decisione su cui FarmacieUnite non si trova d’accordo è che il budget destinato alla realizzazione delle vaccinazioni in farmacia (sia per contributo di 10,50€ a vaccino sia quello una tantum di 200€ previsto per le farmacie che raggiungeranno le 200 vaccinazioni eseguite) sarà decurtato dai fondi destinati alla farmacia dei servizi. In sostanza, nuovamente, si avvantaggiano le farmacie più strutturate utilizzando fondi destinati alla quasi totalità delle farmacie per destinarli a poche farmacie.

Circa il 65% delle farmacie aderenti a FarmacieUnite ha dato disponibilità a organizzare punti di vaccinazione presso le stesse farmacie o altri locali idonei per la somministrazione delle dosi, partecipando alla formazione predisposta dall’Istituto Superiore della Sanità e confermando grande disponibilità sia verso il SSN che verso i clienti. Ora si ritrovano difronte ad un accordo che presenta molte criticità per i vincoli fissati dalla Regione Veneto e che preclude di fatto il coinvolgimento delle farmacie meno strutturate” commenta il presidente di FarmacieUnite dr. Franco Gariboldi “In ogni caso, FarmacieUnite chiede a tutte le farmacie che possono, di accettare ancora una volta la sfida in un’ottica di valorizzazione della professione e di servizio al cittadino e per non precludere a priori possibili miglioramenti dell’accordo”.

Nella riunione di oggi è stato definito che i pazienti che potranno essere vaccinati in farmacia sono quelli senza problematiche nella scheda anamnestica e che ogni ASL stabilirà le modalità del tutoraggio ai farmacisti vaccinatori.

Non sono ancora noti le modalità e la data di inizio delle prenotazioni da parte dei cittadini e, di conseguenza, quando le farmacie potranno iniziare a vaccinare i propri pazienti.

L’assessore ha annunciato l’approvazione della delibera di giunta domani per domani 27 aprile 2021.

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